30-11-2008
CLAUDIO VIMERCATI, SAVONA
Gli ultimi casi si sono registrati a Noli, nella colonia felina di via Fiumana: cinque gatti sono stati uccisi con un micidiale veleno. E non è la prima volta. Nell’ottobre di due anni fa, infatti, sempre nella stessa zona altri mici erano stati sterminati con il cloralio, un veleno per topi tossico anche per gatti e cani. «E’ una situazione grave» dicono gli zoofili dell’Enpa che si stanno ora occupando delle indagini per individuare il responsabile o i responsabili dell’avvelenamento e hanno lanciato un appello perchè chi è in grado di dare informazioni utili, si metta in contatto con la loro sede a Savona, anche solo telefonando al numero 019-827435 oppure inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica savona@enpa.org.
Gli episodi accaduti di recente a Noli non sono però isolati. Lo dice una mappa sui casi di avvelenamento di animali che si sono verificati negli ultimi anni in tutta la provincia. Una mappa precisa, tracciata dai volontari dell’Enpa, dalla quale emerge che fra il 2001 e il 2008 sono morti centinaia, fra cani, gatti e piccioni, con veleni che variano dai diserbanti, all’endosulfan, dalla stricnina, al lumachicida, dal cloralio, al metaldeide. La maglia nera va a Savona. Sono ventidue i casi denunciati all’Enpa (con un bilancio di un centinaio di felini, otto cani, decine di piccioni e colombi uccisi) avvenuti nelle vie Valcada, Brichetti, Crocetta, Visca, Montenotte, Oxilia, Turati, Scotti, Romagnoli, piazzale Moroni, Rocca di Legino, Montemoro, San Bernardo in Valle. In Valbormida guida (per così dire) la classifica Cengio con dodici casi di avvelenamento, seguita da Cairo Montenotte ((otto), Carcare (cinque), Cosseria (due). Nel Ponente, si sono registrati cinque episodi a Finale, quattro a Noli e ad Albenga.
Osservano all’Enpa: «Abbiamo messo a disposisione dei proprietari di animali e degli animalisti che curano le colonie feline che si trovano in zone colpite da avvelenamenti un fascicolo di istruzioni per fronteggiare le situazione di emergenza, che si può scaricare anche dal sito internet dell’associazione (www.enpa.sv.it). Al sindaco di Noli abbiamo proposto l’emanazione di un’ordinanza restrittiva sull’uso delle sostanze velenose. Nei comuni, infatti, dove hanno seguito la nostra proposta il fenomeno, si è ridotto o è del tutto scomparso. E’ quello che ad esempio è successo ad Andora, Cairo Montenotte, Cosseria, Finale Ligure, Magliolo, Piana Crixia, Pietra Ligure, Plodio, Stella ed Urbe».
FONTE: La Zampa.it
Gli episodi accaduti di recente a Noli non sono però isolati. Lo dice una mappa sui casi di avvelenamento di animali che si sono verificati negli ultimi anni in tutta la provincia. Una mappa precisa, tracciata dai volontari dell’Enpa, dalla quale emerge che fra il 2001 e il 2008 sono morti centinaia, fra cani, gatti e piccioni, con veleni che variano dai diserbanti, all’endosulfan, dalla stricnina, al lumachicida, dal cloralio, al metaldeide. La maglia nera va a Savona. Sono ventidue i casi denunciati all’Enpa (con un bilancio di un centinaio di felini, otto cani, decine di piccioni e colombi uccisi) avvenuti nelle vie Valcada, Brichetti, Crocetta, Visca, Montenotte, Oxilia, Turati, Scotti, Romagnoli, piazzale Moroni, Rocca di Legino, Montemoro, San Bernardo in Valle. In Valbormida guida (per così dire) la classifica Cengio con dodici casi di avvelenamento, seguita da Cairo Montenotte ((otto), Carcare (cinque), Cosseria (due). Nel Ponente, si sono registrati cinque episodi a Finale, quattro a Noli e ad Albenga.
Osservano all’Enpa: «Abbiamo messo a disposisione dei proprietari di animali e degli animalisti che curano le colonie feline che si trovano in zone colpite da avvelenamenti un fascicolo di istruzioni per fronteggiare le situazione di emergenza, che si può scaricare anche dal sito internet dell’associazione (www.enpa.sv.it). Al sindaco di Noli abbiamo proposto l’emanazione di un’ordinanza restrittiva sull’uso delle sostanze velenose. Nei comuni, infatti, dove hanno seguito la nostra proposta il fenomeno, si è ridotto o è del tutto scomparso. E’ quello che ad esempio è successo ad Andora, Cairo Montenotte, Cosseria, Finale Ligure, Magliolo, Piana Crixia, Pietra Ligure, Plodio, Stella ed Urbe».
FONTE: La Zampa.it