Alcuni consigli ai possessori di animali per superare indenni i botti di capodanno
Per i nostri amici animali sta per arrivare la notte più lunga e pericolosa dell’anno: la notte di San Silvestro. Il fortissimo rumore dei botti di mezzanotte può anche ucciderli.
Al cane che è in grado di udire frequenze superiori alle 80 mila vibrazioni al secondo e la cui sensibilità uditiva è altissima i botti causano un vero e proprio dolore, bisogna quindi riservargli molta attenzione. Innanzitutto, se possibile, evitiamo di lasciarlo solo organizzandoci in modo da trascorrere la serata di festa insieme ad amici che hanno il nostro stesso problema ma, se proprio è necessario uscire è opportuno assicurargli un ambiente riparato dal rumore degli scoppi, dove non ci siano finestre da cui possa lanciarsi nel vuoto o, se ci sono provvedere ad abbassare le tapparelle coprendo i vetri con più fogli di giornale per evitare che possa ferirsi in quei momenti di particolare stress. Un’altra accortezza da seguire è quella di eliminare dalla stanza mobili spigolosi e soprammobili, poi lasciamogli vicino qualcosa che ci appartiene. E’ bene anche infilargli dei batuffoli di cotone nelle orecchie per attutire il rumore esterno. Quando poi il cane viene portato in passeggiata, evitiamo di sguinzagliarlo poiché se un petardo scoppia nelle vicinanze, può fuggire in modo incontrollato con possibili serie conseguenze soprattutto nei pressi di strade trafficate.
I gradi di stress da paura sono diversi da animale ad animale: c’è chi si limita a tremare e lamentarsi, quello che corre a nascondersi, fino ad arrivare a casi drammatici di collasso con arresto cardiocircolatorio.
Per i casi più gravi si può ricorre alla somministrazione di sedativi che però va sempre concordata con il veterinario il quale, conoscendo il carattere dell’animale, può decidere il tipo di farmaco e le dosi giuste da usare. È invece pericolosissimo il fai da te farmacologico non soltanto perché si rischiano reazioni opposte all’effetto tranquillizzante, ma si possono avere gravi ripercussioni sulla sua salute.
Possiamo comunque aiutare i nostri piccoli amici con dei rimedi naturali come i fiori di Bach: Cerato, Aspen, Rock Rose in soluzione alcolica (30 ml 4 gocce 4 volte al dì) aumentando la frequenza delle somministrazioni se necessario o aggiungere Rescue Remedy (4 gocce al bisogno o più ) nell’arco della giornata soprattutto del 31 dicembre e, se i nostri piccoli amici non gradiscono le gocce alcoliche, queste possono essere diluite in un po’ d’acqua.
Per una notte, è opportuno ospitare in casa anche quegli animali che solitamente vivono in spazi aperti come giardino o balcone e mai lasciarli legati alla catena: potrebbero strangolarsi!
Nelle strade, per gli animali, la situazione è molto più pericolosa: nei ripari improvvisati in cui si rifugiano, vengono spaventati dai fortissimi scoppi e rischiano continuamente di essere colpiti dai petardi. Gli uccelli, terrorizzati dagli spari, perdono i loro punti di riferimento e iniziano a volare vorticosamente mentre luci e fuochi d’artificio li colpiscono senza sosta.
Un po’ di attenzione ma soprattutto di rispetto e amore verso chi ci riempie la vita col proprio affetto eviteranno che il 1° gennaio e i giorni successivi i centralini delle forze dell’ordine, canili, veterinari e associazioni animaliste, siano invasi da decine e decine di telefonate disperate di proprietari che cercano il loro cane.
Per finire ricordiamoci che cani e gatti spaventati dai fuochi possono, presi dal panico, compiere gesti inconsulti: gettarsi dalla finestra, tentare di sfondare porte a vetri, infilarsi sotto i mobili e tirarseli addosso e, se stanno per strada, correre all’impazzata rischiando di finire sotto un’auto o in qualche dirupo ma anche causare incidenti mortali per l’uomo!
A cura di Lina Bufarale
FONTE: www.zampette.it
I gradi di stress da paura sono diversi da animale ad animale: c’è chi si limita a tremare e lamentarsi, quello che corre a nascondersi, fino ad arrivare a casi drammatici di collasso con arresto cardiocircolatorio.
Per i casi più gravi si può ricorre alla somministrazione di sedativi che però va sempre concordata con il veterinario il quale, conoscendo il carattere dell’animale, può decidere il tipo di farmaco e le dosi giuste da usare. È invece pericolosissimo il fai da te farmacologico non soltanto perché si rischiano reazioni opposte all’effetto tranquillizzante, ma si possono avere gravi ripercussioni sulla sua salute.
Possiamo comunque aiutare i nostri piccoli amici con dei rimedi naturali come i fiori di Bach: Cerato, Aspen, Rock Rose in soluzione alcolica (30 ml 4 gocce 4 volte al dì) aumentando la frequenza delle somministrazioni se necessario o aggiungere Rescue Remedy (4 gocce al bisogno o più ) nell’arco della giornata soprattutto del 31 dicembre e, se i nostri piccoli amici non gradiscono le gocce alcoliche, queste possono essere diluite in un po’ d’acqua.
Per una notte, è opportuno ospitare in casa anche quegli animali che solitamente vivono in spazi aperti come giardino o balcone e mai lasciarli legati alla catena: potrebbero strangolarsi!
Nelle strade, per gli animali, la situazione è molto più pericolosa: nei ripari improvvisati in cui si rifugiano, vengono spaventati dai fortissimi scoppi e rischiano continuamente di essere colpiti dai petardi. Gli uccelli, terrorizzati dagli spari, perdono i loro punti di riferimento e iniziano a volare vorticosamente mentre luci e fuochi d’artificio li colpiscono senza sosta.
Un po’ di attenzione ma soprattutto di rispetto e amore verso chi ci riempie la vita col proprio affetto eviteranno che il 1° gennaio e i giorni successivi i centralini delle forze dell’ordine, canili, veterinari e associazioni animaliste, siano invasi da decine e decine di telefonate disperate di proprietari che cercano il loro cane.
Per finire ricordiamoci che cani e gatti spaventati dai fuochi possono, presi dal panico, compiere gesti inconsulti: gettarsi dalla finestra, tentare di sfondare porte a vetri, infilarsi sotto i mobili e tirarseli addosso e, se stanno per strada, correre all’impazzata rischiando di finire sotto un’auto o in qualche dirupo ma anche causare incidenti mortali per l’uomo!
A cura di Lina Bufarale
FONTE: www.zampette.it