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RICKETTSIOSI

domenica 12 settembre 2010


Le zecche che colpiscono il nostro cane possono trasmettere la Rickettsiosi Le Rickettsie sono piccoli microrganismi, coccoidi o coccobacillari, con dimensioni poco maggiori dei grandi virus. Non hanno vita libera, ma sono parassiti endocellulari obbligati, caratterizzati da uno spiccato polimorfismo: possono presentarsi sia in forme isolate che in brevi catenelle. Vivono nell’intestino di artropodi ematofagi (fra cui le zecche) per i quali, generalmente, non risultano patogene. La specie umana ed altri animali, invece, possono ammalarsi in seguito alla puntura di questi insetti vettori, che costituiscono il serbatoio naturale della malattia. La loro posizione tassonomica, però, risulta ancora incerta, in quanto le loro dimensioni le rendono affini ai virus, mentre la sensibilità ad alcuni antibiotici le fanno classificare fra i batteri. La Rickettsiosi canina, causata da Rickettsia rickettsii, è una diffusa malattia infettiva, praticamente cosmopolita. In Italia, però, le zone più colpite sono la Liguria e le grandi isole, ambienti caldo-umidi assai favorevoli allo sviluppo delle zecche. Tale patologia, anche detta “Febbre Maculosa o Bottonosa delle Montagne Rocciose”, viene trasmessa al cane attraverso il morso di una zecca infetta, appartenente al genere Rhipicephalus sanguineus. Dopo una incubazione di 1-3 settimane, l’infezione può manifestarsi clinicamente in forma acuta, subclinica o cronica, ma è difficile distinguere le varie fasi sulla sola base clinica. I SEGNI CLINICI I più comuni segni clinici sono rappresentati da depressione ed anoressia, perdita di peso, mucose pallide, febbre, tendenza alle emorragie (petecchie, ecchimosi, epistassi), linfoadenopatia e splenomegalia, zoppia associata a dolore articolare. Tuttavia, la gravità della malattia sembra relativa alla sensibilità della razza, all’età ed all’immunocompetenza dell’ospite: infatti, generalmente, le infezioni croniche da Rickettsie si rivelano più gravi nel Dobermann e nel Pastore Tedesco. Diagnosi Il sistema diagnostico clinicamente più utile ed affidabile per formulare diagnosi di Rickettsiosi è rappresentato dai tests sierologici, che si basano sull’analisi della presenza di anticorpi contro Rickettsia nel siero di sangue. Fra tutti, quello dell’immunofluorescenza indiretta è il più comunemente usato. Trattamento Il primo passo comprende un’attenta valutazione clinico-patologica, al fine di riconoscere le complicazioni multiorganiche infiammatorie. Successivamente, si procede con la somministrazione di farmaci antimicrobici, quali Doxiciclina o Imidocarb. La prevenzione consiste nel tenere sotto controllo l’infestazione di zecche, utilizzando sul cane e nell’ambiente validi prodotti antiparassitari. Per maggiori informazioni : mauriziapallante@libero.it Autore: di Maurizia Pallante