Codice Fiscale: 97508700586


Non è abbastanza...

venerdì 29 agosto 2008

L'intenso cammino assieme agli animali, preso per mano da infinito amore, l'esperienza ottenuta vivendo situazioni difficili nei canili , sul fronte strada, il contatto continuo con persone che possiedono animali e chiaramente la mia meravigliosa arca mi hanno permesso di possedere una discreta conoscenza riguardo il benessere animale...e devo riconoscere con estrema gioia che sempre più si da importanza e rispetto all'animale in quanto essere vivente, con una intelligenza istintiva, capace di provare emozioni, gioie e dolori, come noi...in questa epoca moderna i numerosi studi hanno permesso di sviluppare interessanti tecniche sia chirurgiche che mediche, dando opportunità molteplici di guarigioni un tempo impossibili. Largo spazio anche ai cosidetti problemi comportamentali, oramai si può arrivare ad un risultato eccellente anche possedendo un animale con personalità difficile, causata magari da precedenti maltrattamenti, abbandono o traumi di vario genere. Nei negozi specializzati sono disponibili alimenti di larghissima gamma, esaudendo ogni finalità dei nostri veterinari, senza parlare di accessori e varie casette, insomma i nostri amici sono ormai parte integrante della famiglia, vivendo tutti i confort che la vita contemporanea offre.....Ma non è abbastanza... esiste una parte opposta, al mio bel cantico narrato, esiste un inferno terreno, un arido nero egoismo ed indifferenza, ancora tanta cattiveria che si rivolge a chi non sa e non può difendersi, diventando bersaglio di repressioni umane...é accaduto un evento incredibile, in un paesino marino nei pressi di Agrigento, un cagnolino di circa 10 kg, è stato bastonato legato e sodomizzato con un osso, sotto occhi di passanti gonfi di torbita omertà ed indifferenza, Oscar, si così è stato chiamato, dalla persona che ha tentato di salvarlo, purtroppo il nostro amore Oscar, non ce l'ha fatta... di storie tristi se ne vivono tutti i giorni sulle strade, nei canili, in abitazioni arredate da catene... non è giusto, bisogna iniziare a guardare anche nel giardino accanto alla nostra oasi meravigliosa, tendere una mano a chi ne ha necessità, un gesto a volte può salvare una vita...ci si deve iniziare a domandare se sia veramente esatto far nascere figli ai nostri amati quattro zampe, nessuno potrà mai avere la certezza che i cuccioli regalati non diverranno dei randagi, o i figli a loro volta...combattiamo il randagismo, piaga terribile per l'umanità, iniziando a dare un piccolo ma serissimo contributo, sterilizziamo i nostri animali, evitando di dover portare i cuccioli ai canili, offrendo loro solo tristezza e prigione, o regalando a chiunque desideri un bel piccoletto, pur di liberarsene, non considerando che potrebbe essere un capriccio di un momento... insomma si abbandonano migliaia di animali sulle strade ...pensate, se uno di questi fosse proprio il cuccioletto che tanto vi siete spupazzati e curati a casa, riempiendovi gli occhi di tanta bellezza....considerando che alla femmina di cane diminuisce notevolmente il rischio di tumori mammari, riducendosi a zero, se l' intervento è fatto prima del primo calore, si evitano spiacevoli situazioni fuori casa incontrando cani interi, e poi il ciclo, gravidanze isteriche, comportamenti strani, provocati dalle cosidette scariche ormonali e non certo da desiderio di figli come nelle donne. Per i maschi di cane si riducono frequenti fughe che spesso sfociano in smarrimenti, o lotte con altri simili, contraendo malattie, eviteremo se effettuata da cucciolo ,continue marcature di territorio, in positivo si modifica il carattere dell'animale quando troppo esagitato ed irruento. Possedendo la coppia si evitano concepimenti continui e soprattutto il rilassamento di entrambi , io riesco a far convivere anche diversi maschi essendo stati sterilizzati. Ma allora se la sterilizzazione è tanto positiva perchè se ne parla ancora poco? Le associazioni esistenti, i canili seri, e moltissimi volontari effettuano migliaia di sterilizzazioni, per le adozioni, ai randagi, aiutano persone che possiedono animali ma che non sono in grado di affrontare la spesa. Esistono numeri indecifrabili di gattare che seguono colonie feline, riducendo notevolmente le nascite, ma non è abbastanza per aprire gli animi di tutta la gente, per educare dove si pensa in maniera errata.. sono convinta serva un forte contributo dai MEDIA, si dovrebbe parlare di più di questo triste fenomeno del randagismo e di quale sia la vera soluzione, avere un aiuto dalle istituzioni, condannate a spese elevate mantenendo i canili sempre sovraccarichi, magari facendo effettuare prezzi modici a chi ha redditi bassi. Invito le stazioni radio, le televisioni a creare spot d'effetto, entrando nelle case e nei cuori della gente... sono certa che si potrebbe dare un efficace colpo di spugna alla sofferenza degli animali... la Lav sostiene che la sterilizzazione è un atto d'amore... io credo sia verità sacrosanta ...unisciti a noi per un mondo migliore... un uomo buono non sarà mai solo!
Online è attiva una petizione inerente all'orribile fatto avvenuto in provincia di Agrigento, se volete firmarla, cliccare il banner!







Sign for SCEMPIO A PORTO EMPEDOCLE APPLICAZIONE DELLE LEGGI


Come associarsi o effettuare una libera donazione

giovedì 28 agosto 2008


Le quote e modalità associative sono:

- SOCIO ORDINARIO: la quota annua è di 10 Euro
- SOCIO SOSTENITORE: la quota è di 50 Euro

La scheda di iscrizione è scaricabile qui.



E' possibile effettuare il versamento direttamente online tramite PayPal (il sistema accetta le carte di credito più diffuse e anche la Postepay), cliccare
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Oppure tramite bonifico bancario intestato a L'arca di Rita onlus.

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Bianca cerca nuova famiglia!

lunedì 25 agosto 2008

Bianca è una dolcissima cagna di circa 6 anni, già sterilizzata. Morta l'anziana padrona, è abbandonata a se stessa in un angolo del piccolo giardino, senza cuccia, tettoia o altro riparo. Per adesso almeno ha questo angolo per passare le sue giornate, ma solo fino a quando non verrà venduta l'abitazione. Un vicino di casa le porta il mangiare. E' una creatura molta discreta, non chiede niente, neanche una carezza. Non abbaia, non scava per terra, va d'accordissimo con altri cani e gatti e persone. Merita la possibilità di un'altra casa, siamo ancora fiduciosi e bisogna provarci prima che la cagna venga fatta uscire per sempre dal giardino. Prima di adottarla, verrà lavata e sistemata, perché adesso veramente è lasciata a se stessa, come già menzionato e come si può vedere dalla foto. Mi aiutate a trovarle una nuova famiglia?

Colonie feline "PROTETTE"

giovedì 14 agosto 2008

Una colonia felina è costituita da un gruppo più o meno numeroso di gatti che vivono in un determinato territorio. Il Comune di Roma, attraverso l'Ufficio Diritti degli Animali e in applicazione della normativa vigente, ha voluto dare una veste ufficiale a questi insediamenti felini, garantendo assistenza veterinaria alle persone che si prendono cura degli animali e provvedendo nel contempo a controllare demograficamente il numero di gatti, tutelandoli da ogni forma di abuso o maltrattamento.
Il gatto randagio è considerato a Roma un cittadino a tutti gli effetti.

CHI SI OCCUPA DELLE COLONIE

Le ASL hanno censito a Roma, città storicamente e culturalmente legata da sempre a una pacifica e benvoluta convivenza con i gatti, circa 400 colonie feline. Tra queste si possono annoverare quelle più grandi e famose nel centro storico.

Le persone che si occupano della nutrizione e della cura degli animali sono privati cittadini o appartenenti ad associazioni di volontariato, mossi unicamente dal grande amore verso gli animali e non sovvenzionati in alcun modo da denaro pubblico.
La tradizione vuole che siano principalmente le donne a prendersi cura degli animali (da qui il termine di "gattare" per indicarle), ma sono sempre più gli uomini e i giovani che vogliono dedicarsi ad attività di cura e tutela di questi amici a quattro zampe.
Il servizio veterinario della ASL provvede alla sterilizzazione gratuita dei componenti la colonia felina e fornisce assistenza sanitaria quando necessario (con farmaci a carico dei responsabili delle colonie).

Leggi il "decalogo dell'Eco gattara"

COSA FARE PER LE COLONIE

Difficilmente i responsabili delle colonie feline chiederanno un aiuto alla cittadinanza: è difficile trovare persone pronte a dedicare, con assoluta continuità, parte del proprio tempo giornaliero per nutrire e curare gli appartenenti alla colonia felina. Allo stesso modo non chiederanno denaro, coscienti del fatto che la loro dedizione è assolutamente volontaria e che la spesa per il mantenimento della colonia deve essere prevista nel proprio bilancio familiare.
Ciò non toglie che ci si aspetti solidarietà, comprensione o quanto meno tolleranza da parte di coloro che non si occupano dei gatti ma risiedono nella zona limitrofa alla colonia felina.
L'attività di gestione della colonia, infatti, deve essere condotta dal responsabile nell'assoluto rispetto dei luoghi e delle persone, cercando di recare il minor disturbo possibile e contenendo il numero degli animali.
Una buona convivenza con gli animali e la repressione di atti che possano recare danno agli stessi (maltrattamenti, allontanamenti o quant'altro possa nuocere alla loro salute e integrità) saranno segno di grande civiltà e rettitudine.
Chiunque volesse, comunque, può contribuire donando al responsabile confezioni di cibo o avanzi che lo stesso provvederà a dare ai gatti, negli orari stabiliti e ai quali gli animali sono abituati, senza lasciare vassoi o carte per strada.

COLONIE CONDOMINIALI

Le leggi di tutela degli animali che vivono in stato di libertà hanno dettato norme precise in materia di colonie feline nella proprietà condominiale.
Gli animali, di proprietà dello Stato, che maggiormente troviamo nelle aree condominiali comuni, sono gli uccelli e i gatti.
La legge regionale n. 34/97 riconosce al gatto il diritto al territorio formulando un espresso divieto di spostamento dei soggetti dal loro habitat (art.11), intendendo per habitat il luogo dove i gatti trovano abitualmente rifugio, cibo e protezione, identificando con questo termine aree pubbliche e private.
Pertanto la permanenza dei gatti nelle aree condominiali, siano esse cortili, garage o giardini, è da considerare assolutamente legittima, alla stregua della presenza degli uccelli sugli alberi; d'altro canto, al fine di escludere ogni sorta di disturbo per i condomini, la legge prevede che il loro numero sia tenuto sotto controllo attraverso la sterilizzazione e che gli animali siano nutriti nel rispetto dell'igiene dei luoghi.
È comunque consentito di lasciare una ciotola per l'acqua, soprattutto nel periodo estivo (è previsto un accordo con l'AMA perché le ciotole non vengano rimosse). La presenza di persone zoofile che si occupano dei gatti è quindi garanzia di animali in buona salute e controllati dal punto di vista demografico.
Non deve essere operata pertanto alcuna criminalizzazione generalizzata verso chi si occupa dei gatti liberi che hanno trovato il loro habitat in aree condominiali. Ricordiamo anche che il gatto, anche se ben nutrito, resta il principale antagonista dei topi (in alcune zone di Roma, purtroppo il problema è ancora fortemente sentito).

COSA POSSIAMO FARE INSIEME

Chiunque può rivolgersi all'Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma per conoscere le attività intraprese, le iniziative in corso, gli indirizzi utili e molte altre informazioni riguardanti gli animali.
L'Ufficio si occupa non solo di informare i cittadini sui diritti degli animali ma agisce direttamente a tutela degli stessi, in applicazione delle normative vigenti e con ferma volontà di repressione di tutti quei comportamenti che ledono la dignità degli animali e provocano loro sofferenze o morte.
A tale proposito l'Ufficio si occupa di raccogliere le segnalazioni da parte dei cittadini ed interviene, in via diretta o per mezzo dell'autorità di polizia giudiziaria, per reprimere e punire comportamenti illeciti e indecorosi nei confronti degli animali.
Si ricorda a tutti che le azioni che portano alla morte degli animali (come lo spargimento di veleno) o i maltrattamenti costituiscono dei reati e sono sanzionati dal codice penale.

Si invitano pertanto tutti i cittadini, zoofili e non, a prestare attenzione affinché non vengano commesse azioni illecite nei confronti di qualsiasi animale e a denunciare i responsabili a questo Ufficio e alle autorità di pubblica sicurezza (indistintamente polizia, carabinieri, vigili urbani), tenute a raccogliere denunce e ad intervenire per reprimere i reati.

CHIEDETE NOTIZIE AL RESPONSABILE DELLA COLONIA FELINA DELLA VOSTRA ZONA: VI SAPRA’ DARE UTILI INFORMAZIONI E POTRA’ SFATARE MOLTE FALSE CREDENZE SUI GATTI.

FONTE: www.udacomuneroma.it

"CANI LIBERI ACCUDITI" nel Comune di Roma

Regolamento Comunale sulla TUTELA degli ANIMALI
Approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale il 24 ottobre 2005 In vigore dal 9 novembre 2005

Art. 33 - Cani liberi accuditi

1. Quale strumento alternativo per la lotta al fenomeno del randagismo e per evitare la reclusione a vita nei canili, ai sensi della normativa regionale che prevede la figura del cane di quartiere e della Circolare del Ministro della Sanità 14 Maggio 2001 n. 5, il Comune di Roma riconosce e promuove la figura del cane libero accudito.

2. Le associazioni animaliste, o i privati cittadini che abitualmente si prendono cura dei cani che vorrebbero far riconoscere come cani liberi accuditi, propongono all’Ufficio competente per la tutela degli animali ed al Servizio veterinario della Azienda USL territorialmente competente per i parere tecnico il riconoscimento dei singoli cani, dei quali assumono l’onere della gestione volto a garantire all’animale i parametri minimi di sostentamento dei cani.

3. I cani liberi accuditi devono essere vaccinati e sterilizzati gratuitamente dal Servizio veterinario della Azienda USL territorialmente competente, o da un medico veterinario libero professionista convenzionato con il Servizio Veterinario della Azienda USL territorialmente competente o da un medico veterinario indicato dalle associazioni di volontariato animalista e per la protezione degli animali regolarmente iscritte all’Albo regionale.

4. I cani liberi accuditi, dopo vaccinazioni e sterilizzazioni, devono essere iscritti all’anagrafe canina, muniti di microchip a nome dell’associazione animalista di riferimento o del privato cittadino o del competente Ufficio comunale per la tutela degli animali e portare una medaglietta ben visibile dove devono essere indicati chiaramente la dicitura “cane libero accudito”, recapito telefonico e dati del privato cittadino che abitualmente si prende cura dell’animale.

5. I cani liberi accuditi sono reimmessi sul territorio e sono seguiti a titolo gratuito, per quanto di competenza, dal Servizio Veterinario Azienda USL competente per territorio, o da un medico veterinario libero professionista convenzionato con il Servizio Veterinario della Azienda USL territorialmente competente o da un medico veterinario indicato dalle associazioni di volontariato animalista e per la protezione degli animali regolarmente iscritte all’Albo regionale e dall’Ufficio comunale competente per la tutela degli animali.

SCARICA IL MODULO PER IL RICONOSCIMENTO di "CANE LIBERO ACCUDITO", QUI

FONTE:
www.udacomuneroma.it

Evitiamo il pericoloso "COLPO di CALORE"

sabato 9 agosto 2008

Il colpo di calore rappresenta una reale emergenza nella pratica clinica veterinaria e alle nostre latitudini puo’ verificarsi dalla primavera all’autunno inoltrato.
Il colpo di calore è solitamente il risultato di un’ inadeguata dispersione del calore (che negli animali non avviene mediante il sudore, come capita a noi esseri umani, ma avviene soprattuto attraverso la respirazione).
L’esposizione ad elevate temperature ambientali può rendere l’immagazzinamento del calore molto più rapido rispetto alla sua dispersione da parte degli animali, e questo è più frequente nei cani di razza grande, nei così detti brachicefalici (bulldog ed affini) o negli animali obesi (ma non sono esclusi tutti gli altri!!).
Tipicamente il colpo di calore si manifesta in quegli animali che vengono lasciati chiusi in macchina dai proprietari durante il giorno. In un’automobile con i finestrini chiusi , esposta al sole, con una temperatura esterna neppure troppo elevata, diciamo intorno ai 20-25°C, la temperatura interna raggiunge molto rapidamente i 50°C (in circa 20-30′ per l’esattezza). Questa temperatura, soprattuto negli animali prima citati, ma anche negli altri, può portare a gravissime alterazioni e anche alla morte in meno di un’ora.

Nel caso in cui il vostro animale sia andato incontro ad un colpo di calore manifesterà ovviamente un grave aumento della temperatura corporea, depressione, abbattimento, difficoltà respiratorie spesso con grave aumento della frequenza respiratoria, a volte vomito e feci fluide, spesso con sangue e nei casi più gravi convulsioni e/o coma.

In questo caso la prima cosa che dovrete fare è cercare di abbassare la sua temperatura corporea mentre contattate rapidamente il vostro veterinario. Per abbassare la temperatura potrete bagnare l’animale, meglio con acqua tiepida piuttosto che fredda e poi potrete utilizzare un ventilatore (o le ventole della macchina) per mantenerlo fresco. Anche l’uso dei siberini dietro il collo, sull’inguine o sotto le ascelle può essere utile.

Il colpo di calore non si risolve quando la temperatura si abbassa, quindi non pensate di poterlo gestire da soli. Purtroppo anche se riuscirete ad abbassare la temperatura fino ad un livello accettabile (intorno ai 39.5°C), il vostro animale potrebbe già aver sviluppato tutta una serie di complicazioni (renali, cardiache, coagulative, neurologiche,…) che potrebbero portarlo a morte, per cui considerate che sarà sempre comunque necessaria la valutazione di un medico veterinario.

Detto questo è ovvio che il primo buon consiglio che un veterinario può darvi non è su come comportarvi quando il colpo di calore si manifesta, ma su come evitarlo. Quindi attenzione a non lasciare i vostri animali al sole, legati o chiusi in macchina, in maniera che non possano cercare un po’ d’ombra e di fresco quando si accorgono di non farcela più. Se non siete riusciti a trovare un parcheggio all’ombra, non potete portare il vostro animale con voi e non c’è nessuno che lo possa tenere fuori dalla macchina mentre voi svolgete le vostre faccende, almeno non chiudete ermeticamente i finestrini e ogni 5-10′ andate a prendere il vostro amico e fatelo uscire dalla macchina, magari bagnandogli un pò il pelo e offrendogli anche una bella ciotola di acqua fresca.

FONTE: www.veterinariagiustiniana.com

Se si trova un cane vagante:

E’ necessario avvicinarlo con estrema prudenza e calma per non spaventarlo, mai in maniera troppo diretta e rapida, e controllare se è provvisto di medaglietta e/o tatuaggio sulla coscia destra o nell’orecchio destro (potrebbe avere anche solo il microchip ma questo si può capire solo con un lettore in dotazione a Servizio Veterinario Azienda Usl e, talvolta, a veterinari liberi professionisti, Polizie locali).

In assenza di medaglietta recante un numero di telefono o di altra informazione per risalire al proprietario, ai sensi delle leggi regionali che hanno recepito la legge nazionale n. 281/91 sulla tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo, è obbligatorio denunciarne il ritrovamento presso una forza di Polizia oppure al Servizio Veterinario della Azienda Usl.

La denuncia certificherà peraltro la condizione di cane vagante ritrovato e servirà a perseguire il responsabile dell’eventuale abbandono.

Il cane vagante sarà consegnato, unitamente al verbale della Pubblica Autorità, alla struttura di accoglienza - pubblica o privata convenzionata - competente per territorio ovvero al canile municipale o al canile convenzionato con il Comune sul cui territorio è stato ritrovato il cane.

Chi consegna il cane a una struttura pubblica non accompagnato da regolare denuncia ne diventa automaticamente il nuovo proprietario e sarà tenuto a pagare tutte le spese sanitarie e di mantenimento presso la struttura stessa.

Potrà essere la struttura, in assenza di posto o prendendo atto dell’esplicita volontà della persona che l’ha trovato, a predisporre un affidamento provvisorio in attesa delle indagini sul ritrovamento frutto di un abbandono o uno smarrimento.

Se il cane si trova su una sede stradale o nei pressi e può essere un pericolo per sé e per gli altri chiamate immediatamente per evitare un possibile incidente automobilistico la Polizia Stradale presso la Polizia di Stato n.113 o per le strade urbane la Polizia locale presso il centralino del Comune o della Provincia.

SE SI TROVA UN GATTO VAGANTE:

L’iter da seguire è analogo a quello del ritrovamento del cane vagante, ma è necessario appurare con la massima attenzione che il gatto sia effettivamente smarrito o abbandonato e non sia membro di una colonia felina o semplicemente a passeggio.

Attenzione: a differenza del cane, il gatto non ha obbligo di iscrizione all’anagrafe e quindi non deve avere un contrassegno di riconoscimento. Solo i gatti che hanno il “Passaporto europeo per animali domestici” devono avere obbligatoriamente un microchip.

FONTE: www.infolav.org