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Il gatto che non urina

venerdì 26 settembre 2008

ANATOMIA: Kidney sono i reni, Bladder è la vescica. Questa illustrazione rappresenta dei calcoli vescicali.

Esiste una sindrome del gatto, chiamata FUS o FLUDT, caratterizzata dalla difficoltà ad urinare normalmente. Facciamo un richiamo , purtroppo necessario ma veloce, di anatomia. L’urina è prodotta dai reni; due piccoli tubicini, gli ureteri, portano l’urina dai reni alla vescica, che è una specie di “sacca di raccolta”. Quando la vescica è abbastanza distesa il gatto volontariamente la spreme e un altro piccolo tubicino, l’uretra, porta l’urina all’esterno. La FUS è quella sindrome per cui l’uretra, l’ultimo “tubicino” del sistema, per qualche motivo si ostruisce e il gatto non riesce più a svuotare normalmente la vescica. Le cause sono varie: traumi, piccoli calcoli, infezioni, contrazioni anomale dei muscoli, ma il risultato è sempre lo stesso. Il povero gatto di solito va continuamente sulla lettiera e si preme a lungo, non riuscendo a produrre che poche gocce di pipì ( e a volte neppure quelle), che il più delle volte sono rosse o rosate per la presenza di sangue (si parla genericamente di “disuria” quando il gatto ha difficoltà ad urinare). Molti proprietari che vedono indugiare il gatto nella cassetta possono erroneamente pensare che si tratti di difficoltà nel fare le feci, soprattutto se poi la lettiera è comunque bagnata dalla poca pipì prodotta.

Non di rado la persistenza del micio nella lettiera è accompagnata da lamenti, anche perché spesso la FUS è dolorosa come lo è la abnorme distensione della vescica che non si svuota più come dovrebbe. I proprietari possono notare anche che il gatto passa molto tempo a toelettarsi nervosamente la zona dei genitali, oppure a volte notano che il gatto inizia a fare pipì fuori dalla lettiera. Con il passare del tempo di solito la situazione peggiora e il ristagno della pipì può iniziare a dare altri sintomi al povero micio, anche perchè tutte le sostanze che vengono eliminate con la pipì si accumulano nell’organismo e poi a lungo andare anche i reni possono essere danneggiati dal mancato deflusso dell’urina. Il povero gatto, che continua a manifestare i suoi problemi con la lettiera, diventa anche svogliato nel mangiare, apatico, debole e spesso inizia a vomitare.

Se il proprietario non si accorge che il suo gatto ha bisogno di aiuto e non lo accompagna velocemente dal veterinario possono comparire ulteriori gravi complicazioni, come insufficienza renale (i reni smettono di funzionare come dovrebbero) e alterazioni cardiache. Nei casi più avanzati, per una piccola compressione sull’addome la vescica può rompersi e la pipì può finire libera nell’addome.
Le cause della FUS possono essere come già detto molte: traumi, infezioni, errori alimentari, predisposizione genetica, problemi neurologici, ma sembra che uno stress cronico e importante possa rappresentare concretamente un fattore predisponente.
Se il proprietario ha il sospetto che Micio possa avere difficoltà ad urinare lo deve portare immediatamente dal veterinario. Di solito si interviene inserendo un piccolo catetere attraverso l’uretra nella vescica del gatto, così da svuotarla e si coglie l’occasione per fare anche un esame delle urine che può dare utili informazioni sulla causa della malattia o che può comunque orientare la terapia. Quindi il più delle volte si lascia il catetere in sede per qualche giorno, per consentire il corretto deflusso della pipì e, se necessario, per fare dei lavaggi della vescica. Al momento della visita il veterinario può cogliere l’occasione per fare anche un prelievo di sangue per stabilire se ci sia già stato un danno renale o delle alterazioni che comunque richiedano una appropriata fluidoterapia endovenosa. In alcuni casi può essere necessaria anche una lastra o un’ecografia all’addome come ulteriore passo diagnostico. La necessità di altre terapie di solito è stabilita sulla base di un corretto esame delle urine. Nella quasi totalità dei casi si instaura un nuovo regime dietetico, affidandosi a diete fatte ad hoc per mici che hanno questo tipo si problemi.
È importante che il proprietario sia correttamente informato sul fatto che spesso un micio che si è ostruito, anche dopo una corretta e fausta risoluzione del problema, può facilmente andare incontro a recidive; a distanza di giorni, mesi o anni il problema può ripresentarsi. Quindi non bisogna mai abbassare la guardia convinti che il proprio amico sia definitivamente guarito.
In alcuni casi, quando le recidive sono frequenti, e non è possibile gestirle correttamente solo con dieta e farmaci, è consigliato un intervento chirurgico, “l’ureterostomia”, che consente di modificare lo sbocco dell’uretra del gatto e di solito garantisce risultati duraturi.

FONTE: www.veterinariagiustiniana.com