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Il coniglio nano

venerdì 29 gennaio 2010

Il coniglio nano è un ottimo animale da compagnia. E’ socievole, affettuoso, allegro e abbastanza facile da gestire. E’ importante però conoscere alcune regole fondamentali per la sua salute fisica e psichica.

L’alloggiamento

La gabbia deve essere sufficientemente grande da permettere al coniglio di trascorrervi piacevolmente le ore in cui non potrà stare libero, almeno un metro quadrato. Deve contenere una casetta in cui l’animale possa rifugiarsi, un abbeveratoio (meglio se uno a goccia e uno a terra), una ciotola in cui versare il cibo, ed essere sempre provvista di fieno. Si può anche dotare con un rullo di sali minerali che il coniglio consumerà a piacere.

La lettiera è importante, poiché il coniglio ha una pelle molto delicata che facilmente va incontro ad irritazioni, vanno bene la segatura (non di pino o cedro), la paglia, il fieno e i pellets di mais. Non è adatta la lettiera in sabbia per i gatti, troppo irritante per la pelle delle zampe, e la carta di giornale che se ingerita in grandi quantità può dare ostruzione intestinale. Ricordate che la gabbia diventerà la sua tana, quindi tenderà a sporcarla il meno possibile se ha la possibilità di sporcare fuori da essa.

Il comportamento eliminatorio

Se viene lasciato libero, sceglierà alcuni punti della stanza in cui fare i bisogni, e imparerà a sporcare nella cassettina se si avrà l’accortezza di posizionarne alcune in quelle zone, l’importante è che non abbiano i bordi alti: il coniglio è pigro e odia fare fatica per raggiungere la sua “toilette”! Per il fondo della lettiera vale lo stesso discorso della gabbia. Per invogliarlo a sporcare nei posti giusti si può mettere nelle stesse cassettine un po’ di cibo: spesso il coniglio mangia mentre sporca.

Nella gabbietta troverete poche feci ammucchiate che fungono da marcatura territoriale, se vengono asportate con la pulizia il coniglio ne depositerà subito di nuove appena ci ritorna. Il consiglio è di attendere che esca da solo dalla gabbia senza tirarlo fuori a forza, pulire in sua assenza e tenere da parte quel mucchietto per riposizionarlo a fine pulizia.

Il comportamento in casa

E’ buona norma non lasciarlo libero senza la supervisione di qualcuno, almeno i primi tempi, poiché ama rosicchiare qualsiasi cosa gli capiti a tiro, compresi mobili e fili elettrici. I denti del coniglio sono a crescita continua, per tenerli della giusta lunghezza deve consumarli e lo fa rosicchiando. Per tenerlo impegnato e permettere il giusto consumo dei denti si possono fornire scatole di cartone o di legno non trattato, rami d’albero o di cespugli secchi (acacia in particolare), palline di plastica dura. Se possibile è molto utile mettere in vari punti della stanza delle ciotoline con l’erba, sarà più facile che si dedichi a mangiare quella che a rosicchiare tutto quello che capita.

Fate attenzione a non esporre l’animale a correnti d’aria, è molto sensibile al freddo quanto al caldo eccessivo
.

L’alimentazione

L’alimentazione deve essere costituita principalmente da fieno ed erba fresca (sono golosissimi di trifoglio), verdure offerte a temperatura ambiente e piccole quantità di fieno pressato (pellets). Vanno evitati i biscotti, i prodotti da forno in generale e i semi perché portano all’obesità, anche i cereali che provocano fermentazioni intestinali anomale.

I conigli hanno un apparato gastroenterico piuttosto delicato, e i problemi che lo interessano possono anche essere letali.

Una alimentazione corretta costituita prevalentemente da vegetali a fibra lunga (fieno, erba…) serve a far lavorare i denti nel modo giusto ed evita la crescita di “punte” dentarie, che andrebbero poi eliminate in anestesia, e i denti storti. Inoltre la fibra permette un corretto funzionamento dell’intestino. In linea generale, si può affermare che un coniglio in buona salute è curioso, con orecchie e naso sempre in movimento per interagire con l’ambiente circostante e spesso, quando è molto rilassato e a suo agio, lo si potrà osservare completamente disteso o intento alla cura personale.

Le attenzioni verso il mantello possono diventare esagerate, quasi un’ossessione, se il soggetto si sente trascurato, perché cerca un diversivo per passare il tempo. Questo può portare a seri problemi di costipazione per la formazione di gomitoli di pelo nello stomaco, si consiglia quindi di permettere al coniglio di muoversi il più possibile, di tenerlo libero quando si è in casa, e di rivolgersi al veterinario di fiducia se si ha l’impressione che le feci tendano a diventare più piccole e secche (questo in genere è il primo avviso che qualcosa nell’intestino non funziona a dovere).

Le cure mediche

I conigli devono essere protetti contro due gravi malattie, trasmesse attraverso la puntura di insetti volanti: la Mixomatosi e la Malattia emorragica virale. Si vaccina ogni sei mesi per entrambe le malattie.

E’ un animale delicato,
non esitate a rivolgervi al veterinario ogni volta abbiate il dubbio che ci sia qualcosa che non va. Una visita tempestiva, magari un falso allarme, è preferibile ad un tentativo di correggere una situazione di malattia che dura da troppo tempo (nel coniglio si parla di pochi giorni!).

Alcune situazioni in cui è bene rivolgersi subito al veterinario: tosse e starnuti, diminuzione o perdita dell’appetito, disinteresse per l’ambiente, feci più piccole o in quantità minore del solito, respirazione a bocca aperta, difficoltà a muoversi, scolo oculare o nasale.

Un comportamento strano...ma normale!!

Il coniglio fa una cosa che può stupire il proprietario che lo vede: mangia alcune palline di feci direttamente all’uscita dall’ano. Questo è normale, sono ricche di elementi essenziali per il buon funzionamento dell’organismo poiché contengono vitamine ed enzimi digestivi. Se non succede e si notano spesso dei gruppi di palline più morbide e umide nella lettiera può essere per un problema di salute o per una esagerata quantità di proteine nella dieta. Anche in questo caso è bene rivolgersi al veterinario.

A cura dello staff della Clinica Veterinaria Borgarello

FONTE:
TG VET