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Circo Ringling: addestramento violento degli elefanti

venerdì 1 gennaio 2010

Legati, percossi, e sottoposti a scosse elettriche: è questo il violento addestramento inflitto ai cuccioli d’elefante, documentato da fotografie inedite ora pubblicate su www.ringlingbeatsanimals.com dalle associazioni Peta Stati Uniti e, in Italia, dalla LAV. Le fotografie sono state scattate dall’ex addestratore di elefanti Sam Haddock, all’interno del centro di addestramento del circo Ringling Bros e Barlume & Bailey, un circo americano che ha recentemente fatto una tournée a Roma e Milano, e da tempo oggetto di critiche e contestazioni proprio a causa del crudele trattamento riservato agli animali.

Questi inaccettabili metodi sono stati a lungo tenuti segreti. Pochi giorni fa, l’associazione PETA USA ha presentato formale denuncia al Governo degli Stati Uniti, chiedendo che al Circo Ringling sia revocata la licenza per esibire animali.
  • uno dei manager del circo tiene in mano un pungolo che emette scosse elettriche mentre “addestra” un cucciolo di elefante;
  • i cuccioli d’elefante sono separati a forza dalle madri;
  • i cuccioli di elefante vengono legati con corde alle zampe, alla proboscide, alla schiena e al collo mentre un gruppo di addestratori li colpisce con bastoni uncinati e li usa per sbatterli a terra;
  • tre bastoni uncinati sono usati simultaneamente su un cucciolo di elefante forzandolo a imparare a fare la verticale.
Bolivia, Svezia, Austria, Costa Rica, India, Finlandia e Singapore hanno bandito o limitato l’uso degli animali in questi spettacoli; la LAV chiede che anche l’Italia offra ogni tutela agli animali mettendo fine al loro utilizzo nei circhi e in altri spettacoli.

I cuccioli d’elefante devono sopportare questo violento addestramento per 3-4 ore al giorno, per un periodo di tempo che può durare fino ad un anno. Dal 1998 sono morti quattro cuccioli d’elefante di proprietà del Circo Ringling, incluso uno al quale sarebbero state spezzate entrambe le zampe posteriori durante un addestramento; un altro sarebbe annegato mentre provava a fuggire da un addestratore durante un viaggio.

Gli animali utilizzati dal Ringling mostrano comportamenti anormali, disturbati, movimenti stereotipati come il dondolamento continuo sulle zampe a causa dell’immobilità forzata.

Le fotografie sono state scattate dall’ex addestratore di elefanti Sam Haddock, che ha lavorato al centro d’allevamento e addestramento del Ringling a Polk City, Florida, tra il 1997 e il 2005.
Haddock ha descritto, sia attraverso numerose fotografie che con una deposizione autenticata, come i cuccioli d’elefante urlino e si dibattano durante le violente sessioni d’addestramento. Haddock, morto lo scorso novembre, alla fine della sua carriera e della sua vita ha voluto onorare il desiderio di sua moglie di confessare ciò che aveva visto e ciò che a volte lo aveva coinvolto direttamente. Lui stesso ha chiesto alla sezione americana della PETA di utilizzare le prove che aveva raccolto, affinché questi animali possano finalmente avere giustizia.

“I genitori che cercano un divertimento per l’intera famiglia non lo troveranno in un circo in cui i cuccioli d’elefante vengono strappati alla propria madre, legati, colpiti con bastoni uncinati e forzati a esibirsi sotto minaccia di dolore e punizioni - commentano la Direttrice della PETA, Poorva Joshipura, e Nadia Masutti della LAV - E’ giunto il momento perché anche l’Italia ammetta che le crudeltà sugli animali riguardano anche gli animali dei circhi e bandisca finalmente l’uso degli animali dai circhi, per sempre”.

FONTE: www.lav.it