Codice Fiscale: 97508700586


Giornata nazionale della legge 281/91

giovedì 21 maggio 2009

ORA LO SAI

23 maggio 2009 - 1° Edizione dell’evento in oltre 30 città italiane
Perché questa giornata…

La Giornata Nazionale della Legge 281/91, nasce da un idea di due amici Roberta e Francesco, specificamente Francesco Perra dell’Associazione Rapid Dogs Rescue e Roberta Scabello dell’Associazione Apda, entrambi uniti dalla passione per gli animali. Ben presto si sono unite numerose Associazioni che hanno sposato l’idea e si sono mobilitate tutte per supportarla. Troppo spesso i diritti degli degli animali vengono calpestati pur essendoci una legge ormai approvata da anni che tutela la materia. Troppi cittadini non conoscono l’esistenza di questa legge, e diversi loschi personaggi approfittano di questa lacuna per poter speculare sia sulla vita di questi poveri animali sia sulle tasche delle persone oneste che ogni giorno lavorano e pagano le tasse. E’ giunto il momento che sappiano come viene usata una parte dei loro soldi e quali torture e sofferenze, molte spesso lo stesso cittadino paga in modo inconsapevole versando le proprie tasse.

E' disponibile il dossier da scaricare online, cliccare qui.

Ulteriori informazioni, e tutti i dettagli che riguardano l'evento su: Rapid Dogs Rescue

Canili lager, fino a 50 animali in una sola gabbia

lunedì 18 maggio 2009

Repubblica ­ 17 maggio 2009, pagina 5, sezione: ROMA

DA LONTANO i cani non si vedono ma si sentono abbaiare forte e quando si è vicini il rumore è insopportabile. Gli ululati si alzano come a chiedere aiuto. Ci sono lager chiamati rifugi dove gli animali sopravvivono a stento, perdono il contatto totale con l' uomo e restano impantanati in recinti di fango ed escrementi per la vita.

Dopo qualche viaggio in queste prigioni, si ha davvero chiaro che i canili, quelli propriamente chiamati lager, sono strutture fatiscenti, distanti da tutto, che i loro proprietari hanno creato per puro business. Nella periferia di Roma ci sono un paio di rifugi/lager dove è difficile anche solo riuscire ad entrare. Gli orari di apertura al pubblico sono praticamente inesistenti. Neanche ai volontari è dato più il permesso di accesso.

Il canile di Via Prenestina è gestito da una vecchia proprietaria che non lascia più che nessuno si avvicini. Gli animalisti raccontano che sono state depositate negli anni centinaia di denunce a suo carico per le irregolarità e i maltrattamenti nei confronti degli animali. Spesso, fuori di lì, si vedono manifestanti e volontari reclamare l' accesso e protestare contro le anomalie che avevano visto accadere fino a qualche tempo prima.

A via Ostiense, invece, centinaia di cani fantasma sono ancora rinchiusi in gabbie, decine in un solo box, ammucchiati uno sull' altro. Questo lager era stato posto sotto sequestro, ma poi rimesso in mano agli stessi proprietari per mancata applicazione dei decreti. Più di mille cani erano stati affidati al Comune che li aveva suddivisi in canili sanitari eppure oggi, dopo un patteggiamento, la situazione è la stessa. Centinaia di cani appartenenti a comuni del Lazio sono stati di nuovo rinchiusi in quel lager.

Rifiutati da randagi prima, dimenticati per sempre, poi. Senza pelo, tremanti, magrissimi, offrono i loro occhi per chiedere aiuto. C' è chi si nasconde dove può perché è terrorizzato dall' uomo, altri fanno a gara per ricavare spazi tra le fessure delle celle/box e supplichevoli chiedono solo di essere portarti via. Anche nella provincia di Frosinone, la tragedia che si consuma è la stessa. 1200 animali sono distribuiti in cinque canili - due dei quali sono stati posti sotto sequestro giudiziario.

Per non parlare di Latina che batte ogni record negativo. Sulla strada provinciale S. Amagno sono rinchiusi 750 cani in appena 13 recinti- secondo i dati dello scorso giugno- non sterilizzati: e la struttura è convenzionata con vari comuni.

A Rieti, dopo il rinvio a giudizio del gestore del canile Colle Aprea e del direttore sanitario della struttura per maltrattamento ed uccisione di animali, ancora oggi la Asl rifiuta di rilasciare qualunque documento ufficiale sui cani rinchiusi nel canile, i quali non sono dotati di libretto sanitario regionale né presso gli uffici della Asl né presso il canile. In questi lager l' unica presenza umana è quella di un dipendente straniero, responsabile del poco cibo che una volta al giorno viene lanciato senza alcun accorgimento nelle gabbie, dove sono presenti anche 50 cani per box.

Secondo le stime diffuse dal Ministero della Salute, relative allo scorso gennaio, solo nel Lazio esistono 13.628 cani ospitati nei canili, suddivisi tra 40 canili rifugio (che presentano le caratteristiche malsane dei lager), e 20 canili sanitari e con un numero presunto di randagi pari a 60.000.

Il Consigliere Monica Cirinnà spiega che le connivenze avvengono tra Sindaci, proprietario dei canili ed i veterinari della Asl. Questi ultimi sono obbligati, secondo la legge, a tenere la struttura sotto controllo per evitare inadempienze. "Ma questo business -continua la Cirinnà- fa parte delle ecomafie, con uno sperpero enorme del denaro pubblico. Lo scorso 1 aprile, la Regione Lazio ha finalmente nominato un nuovo direttore regionale per la sicurezza sul lavoro che ha, tra le altre competenze, anche il controllo sui servizi veterinari. Staremo a vedere."

LUDOVICA AMOROSO

FONTE: Repubblica.it

Tarzan e Rita

sabato 16 maggio 2009

Salve sono Tarzan, vi racconto la mia storia...nato in terra marina, vivevo felice in compagnia di umani che credevo buoni e sinceri, ma poi un caldo giorno d'estate mi presero con violenza, mi gettarono come un sacco ormai in disuso presso una vietta di Tor San Lorenzo.

La mia vita precipitò, impaurito e affamato piansi tanto finchè qualcuno si accorse di me, del mio disagio, un animo buono iniziò ad offrirmi un pezzo di pane, dell'acqua..fui salvo!

Ricordo ancora la confusione che provai, la mia realtà ormai era nuova, triste, ma dovevo accettarla...quella ciotola mi venne offerta con continuità, con rispetto per la mia condizione, e decisi che lì potevo mettere il mio mattone, la mia bontà e semplicità furono premiate. Tutti mi venivano vicino per una carezza con un biscottino, divenni per i cittadini marittimi il cane di quartiere, il cane buono.

Sono passati 11 anni da quel triste e indimenticabile giorno dell'abbandono...qualche vandalo di tanto in tanto ha rotto la mia casetta che delle buone persone avevano costruito, ma non mi voglio lamentare...meglio un pò di freddo e pioggia...che il gelo delle celle dei canili...un giorno si avvicinò una dolcissima creatura dai capelli rossi che mi parlava e mi dava la pappa, quella buona...e poi che bello...mi tosava mi pettinava...mi sterilizzò, dicendomi che era per il mio bene e mi sono rilassato.

Tutto andava avanti con serenità, finchè una notte, aiuto...aiuto...quel bastone...quanto dolore...perchè tanta cattiveria??? E' arrivato un vulcano umano a distruggere la mia vita, ho pensato di morire, non vedevo più nulla..ma per incanto è arrivata la creatura rossa.

Mi ha soccorso, fatto operare...curato con amore, e sono vivo per miracolo...il mio occhietto è perso ma ho trovato una vera casa....ho trovato la mia felicità, quella che ogni essere merita, ho trovato l'Arca di Rita....

Passeggiare bene!

mercoledì 13 maggio 2009

A chi piace passeggiare con un cane attaccato dall'altra parte del guinzaglio che tira come fosse un motoscafo che traina uno sciatore nautico (tu)? A nessuno. Nemmeno al cane.

Ecco 5,5 consigli per goderti una passeggiata che sia degna di questo nome.

1. USA UN GUINZAGLIO DI 3 METRI

Il tuo cane ha bisogno di passeggiare, annusare, esplorare, fare attenzione a chi è passato proprio là dove insiste ad annusare. Per farlo ha bisogno di spazio. E non di starti attaccato alla gamba a far finta di essere un umano. Tu ed io ci guardiamo in torno quando scorazziamo in giro, lui no. Lui annusa. Varia il passo. Si allontana. Poi si avvicina di nuovo o ti sta dietro. Compra un guinzaglio di tre metri e ridurrai drasticamente (se non eliminerai del tutto) il problema del cane che tira al guinzaglio.

Lo so già, non ne trovi in giro. Ordinalo da haqihana.com oppure fabbricatelo da te con una lunghina da roccia ed un moschettone. Oppure compralo quando frequenti uno dei miei corsi. Insomma fa come vuoi ma procuratelo!

PS: In Italia da aprile è d'obbligo il guinzaglio da un metro e mezzo. E' una legge sbagliata, ma ce l'abbiamo. Accorcia il guinzaglio della metà della lunghezza agganciando la maniglia al moschettone quando sei in mezzo alla gente. E sta lontano dai luoghi affollati. Al tuo cane creano stress (e ha ragione).

2. ESCI SPESSO, E BENE.

Troppe persone confondo la passeggiata col momento dei "bisogni". Sei anche tu tra quelle? Forse no, ma se il tuo cane continua a tirare magari sei tra quelle pigre. Cioè quelle che sanno che il cane ha bisogno di fare una passeggiata non solo per fare pipì e popò, ma per socializzare, svagarsi, annusare posti nuovi e giocare, ma sei troppo pigro per soddisfare questi suoi bisogni. Se lavori tutto il giorno assumi un dog sitter e svegliati prima al mattino. Fare una passeggiata migliora il sistema cardio circolatorio, ossigenza il sangue e ti prepara in modo eccellente ai risultati che vuoi ottenere oggi. Muoviti!

PS: Vale anche se hai il giardino. Anzi, vale soprattutto se hai il giardino, perchè lo so già che ti culli perchè tanto "hai il giardino".

3. TIENI IL CANE IN CASA

Un cane in giardino è un cane triste. Leggi attentamente il mio post "Cane in casa o cane in giardino?". Ma è anche un cane stressato e super eccitabile. Appena lo porti fuori i cambiamenti significativi nella routine giornaliera avvengono tutti contemporaneamente: lo porti a spasso + potete stare insieme + può socializzare con gli altri cani. Un mix esplosivo! Lascia che passi il tempo con voi in casa, che impari a rilassarsi e a condividere gli spazi, il momento del pasto, le risate e tutti quei momenti teneri e speciali che ti vengono in mente a quando pensi alla tua famiglia. Ecco, in più ci sarà tra voi un meraviglioso quattro zampe ad amplificare il tutto!

4. IMPARA COME SI GESTISCE UN CANE AL GUINZAGLIO

Lavora con un educatore gentile. Anche se non è un Educatore Cinofilo ThinkDog può darti consigli utili. Sceglilo così: se usa collari a strangolo, grazie e arrivederci. Se usa collari normali può andare. Se usa pettorina e guinzaglio di tre metri è ok. Un bravo educatore cinofilo saprà guidarti nel capire che con gli strattoni non arrivi da nessuna parte e fai del male al tuo amico a quattro zampe. Quello che ci vuole è comunicazione correta e comprensione dei principi di apprendimento.

Se vuoi lavorare con me a Milano o con l'ottimo Luigi Di Leo a Roma clicca qui: www.petcoaching.eu

PS: Studia: è più semplice se vai a lezione preparato. Inoltre se non hai educatori cinofili in zona potresti cavartela da solo. Puoi leggere questo libro: "Aiuto il mio cane tira", o guardare questo DVD: Cosa faccio quando il mio cane tira?

5. FA ESERCIZIO TUTTI I GIORNI

Raggiungi un luogo tranquillo e senza troppe distrazioni e comincia da cinque minuti. Poi aggiungi un minuto ogni giorno. In un mese avrai 35 minuti di passeggiata serena. In due mesi tu ed il tuo cane sarete ammirati da tutti per come andate in giro. E finalmente non vedrai l'ora di uscire con lui.

5,5: GODITI LA PASSEGGIATA

Troppe persone se lo dimenticano. Col risultato di passare fretta, stress e cattivo umore al povero quattro zampe. Tu invece respira, rilassa le spalle e guardati intorno.

A cura di Angelo Vaira

Istruttore cinofilo, Fondatore ThinkDog

FONTE: La via degli animali

News botticelle romane

giovedì 7 maggio 2009

Le associazioni animaliste hanno indetto per domani una giornata di protesta contro gli atti intimidatori commessi dai vetturini nel corso di una manifestazione non autorizzata e per chiedere al Sindaco di Roma il rispetto dei valori di legalità e del vivere civile.

Roma, 7 maggio 2009 – Le associazioni Animaliste Enpa, Lav, Oipa, Volontari del Canile di Porta Portese, hanno indetto per domani 8 maggio una giornata di protesta contro le botticelle, che culminerà con un incontro pubblico in Piazza Mignanelli a partire dalle ore 14.30, nel corso del quale saranno distribuiti volantini anche in inglese e francese.

Con la loro mobilitazione, le Associazioni Animaliste intendono rispondere in modo civile e democratico ai gravissimi atti intimidatori di cui si sono resi protagonisti ieri i vetturini che, durante una manifestazione non autorizzata, hanno violentemente attaccato il consigliere comunale Monica Cirinnà e il giornalista del “Messaggero” Davide Desario, “colpevoli” di avere espresso liberamente il proprio pensiero e di aver garantito una corretta informazione dei cittadini.

Al contempo le associazioni chiedono al Sindaco Alemanno di mantenere gli impegni a suo tempo assunti di fronte alla cittadinanza e di garantire il rispetto dei valori di legalità e del vivere civile. Una richiesta di cui si è fatta portavoce il presidente nazionale della Protezione Animali, Carla Rocchi, che per mezzo del “Messaggero” ha inviato una lettera aperta al Primo Cittadino della Capitale. “Come cittadina – si legge nel testo della lettera di Carla Rocchi - chiedo il suo autorevole intervento per il ripristino della legalità da parte di una categoria che si è dimostrata arrogante, sprezzante della libera espressione del pensiero altrui, violenta e aggressiva”.

“Tra l’altro – prosegue Rocchi - non è difficile immaginare come tale potenziale di aggressività possa rivolgersi sia verso i poveri animali, incapaci di difesa, sia verso qualche ignaro turista che osasse protestare nei confronti delle esose e mai documentate richieste di tariffe”.

Interpretando un comune modo di sentire, diffuso non solo tra la maggioranza dei romani, ma anche tra i milioni di turisti che ogni anno visitano la “città eterna”, le associazioni animaliste da sempre si battono per l’abolizione di quella che lo stesso Sottosegretario al Turismo Michela Vittoria Brambilla ha definito con autorevolezza una “tradizione ormai anacronistica”. Una tradizione cui va ascritta la responsabilità di numerosi incidenti, molti dei quali mortali, e che mette in gravissimo pericolo l’incolumità dei cavalli, costretti a pericolose gimcane tra le automobili e a “turni di lavoro” al limite dello sfinimento, specie d’estate.

ENPA – ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI

Ufficio stampa

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