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Perchè consigliamo la sterilizzazione

lunedì 6 ottobre 2008

Ringrazio pubblicamente la clinica "Veterinaria Giustiniana". Nel blog saranno inserite varie informative create dalle dottoresse che vi lavorano, il seguente articolo è il frutto della loro esperienza come medici veterinari, in sintonia con il mio percorso negli anni interagendo con il mondo animale.
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Nel nostro ambulatorio consigliamo la sterilizzazione precoce delle femmine, sia cagne che gatte e per sterilizzazione precoce intendiamo, soprattutto nel cane, l’intervento prima del primo calore, in età, così detta, prepubere (orientativamente tra i 4 e i 7 mesi).
Con questo articolo proveremo a spiegare tutti i vantaggi di questo intervento e proveremo a dirimere gli eventuali dubbi che possono insorgere nei proprietari.

Sterilizzare un cane che non è candidato alla riproduzione è un atto di responsabilità da parte del proprietario, anche al proprietario più attento infatti può capitare che il suo cane scappi e si accoppi durante il calore con una conseguente gravidanza indesiderata; a quel punto esistono due possibilità: o una sterilizzazione in extremis, che oltre alle ovaie e all’utero dell’animale rimuova anche gli eventuali embrioni, oppure il parto, con il conseguente grosso problema di trovare una casa a tutti i cuccioli (e se non è sempre semplice nei cani di razza figuriamoci quanto lo può essere per i meticci!!!).

Canili pubblici e associazioni private sono spesso saturi, per non dire al collasso, e la sopravvivenza di una cucciolata “non prevista” diventa molto complicata.

Sterilizzare il proprio cane può prevenire efficacemente il problema, ma sterilizzare un cane prima del primo calore ha anche altri vantaggi.

Intanto ha un valore preventivo per le infezioni dell’utero, tra cui la “piometra”, cioè la raccolta di pus all’interno della cavità uterina. Si è visto infatti che le femmine che vanno incontro a calori ripetuti sono predisposte a cambiamenti della mucosa uterina (cioè della parete interna dell’utero) che a lungo andare possono facilitare l’insorgenza della piometra, le stesse stimolazioni ormonali rendono poi l’animale più suscettibile a tale - potenzialmente grave - infezione.

Inoltre, studi relativamente recenti, hanno rilevato che la sterilizzazione precoce riduce sensibilmente il rischio di sviluppare tumori mammari; infatti si è visto che sterilizzare una cagna prima del primo calore, tra il primo e il secondo calore o dopo il secondo calore riduce drasticamente il rischio di sviluppare tumori mammari rispettivamente allo 0.05%, 8% e 26%.

Questi i vantaggi, di una chirurgia precoce, valutiamo ora quali possono essere i potenziali motivi per cui un proprietario preferisce non sottoporre il suo cane a questo intervento.

Molti proprietari hanno paura dell’intervento chirurgico in sé. Questa paura è comprensibile, ma oggettivamente sottoporre ad una chirurgia preventiva ( e non curativa, quindi in assenza di una malattia sottostante) un animale giovane ed in buona salute comporta davvero pochi rischi. Nel nostro ambulatorio sottoponiamo il cane, dopo un’accurata visita e ad eventuali esami del sangue pre-operatori, ad una premedicazione intramuscolare o endovenosa, quindi “induciamo” l’anestesia con un farmaco endovenoso (mediante un cannula endovenosa del tutto analoga a quelle che si usano in medicina umana, che viene lasciata in sede per fare fluidi in vena durante tutto l’intervento e che può servire a somministrare rapidamente farmaci in caso di necessità), quindi intubiamo il paziente e lo sottoponiamo ad anestesia gassosa (che ha il vantaggio di essere di solito ben tollerata e sicura, nel senso che in caso di problemi consente di chiudere il rubinetto dell’anestetico e di modulare o interrompere così l’anestesia ). Durante tutto l’intervento il paziente è tenuto sotto stretto controllo per quanto riguarda pressione, respirazione, ossigenazione ed elettrocardiogramma anche mediante l’ausilio di un monitor.

Dovrebbe risultare quindi evidente che i rischi legati all’intervento chirurgico in sé sono davvero minimi e invito pertanto qualunque proprietario che abbia dubbi o preoccupazioni circa la chirurgia del suo animale a parlarne con il suo veterinario curante, così da poter essere informato e rassicurato.

Molti proprietari hanno paura che il loro animale ingrassi dopo la sterilizzazione. Effettivamente alcuni animali (non tutti però), soprattutto gatti, dopo la sterilizzazione tendono ad aumentare di peso. Di solito però basta una riduzione delle calorie assunte con la dieta e un po’ di attività fisica per ovviare a tale problema. Va detto che obiettivamente se mettiamo sulla bilancia un aumento di peso non esagerato rispetto al rischio di una infezione uterina o di un tumore mammario il piatto è probabilmente sbilanciato dalla parte di questi ultimi.

Un altra obiezione che viene posta quando si suggerisce la sterilizzazione riguarda il cambiamento di carattere che questa può comportare, e molti proprietari sono convinti che il loro animale diverrà più pigro e sedentario. In realtà studi hanno dimostrato che la sterilizzazione precoce non solo non modifica il carattere in tal senso, ma tende a rendere gli animali più socievoli e meno aggressivi.
Un ultimo argomento riguarda il pericolo che la sterilizzazione precoce aumenti il rischio di incontinenza urinaria nella cagna. In realtà è vero che la sterilizzazione può incrementare (in percentuale variabile) il rischio di incontinenza (che può manifestarsi anche anni dopo l’intervento), ma non ci sono dimostrazioni che la sterilizzazione precoce rappresenti un rischio maggiore rispetto alla sterilizzazione in età adulta. Peraltro, in quei rari casi in cui questa complicazione intervenga, esistono alcuni farmaci che possono aiutare a controllare il problema. Per concludere vorremmo anche parlare del controllo del calore mediante l’utilizzo di farmaci e delle varie opzioni di sterilizzazione che possono essere proposte. L’utilizzo di farmaci steroidei naturali o sintetici, tipo progesterone, testosterone, megestrolo, etc…, viene spesso preferito dai proprietari alla sterilizzazione chirurgica, primo perchè ha un impatto “emotivo”più soft, secondo perchè da al proprietario la possibilità di “tornare indietro”.
In realtà questi farmaci sono comunque ormoni e quindi il loro utilizzo non è scevro dalla comparsa di effetti collaterali indesiderati. Tra le possibili complicazioni ricordiamo il diabete, alterazioni dell’ormone della crescita, piometra e tumori mammari. Sebbene alcuni studi abbiano provato a dimostrare che questi effetti collaterali si hanno solo con l’utilizzo di alti dosaggi di questi farmaci, l’assenza di dati sicuri e la gravità delle potenziali complicazioni ci inducono a sconsigliarne, nel nostro ambulatorio, l’utilizzo per un controllo a lungo termine del calore della cagna e a preferirgli la risoluzione chirurgica.

In ultima battuta reputiamo di dover sottolineare che per noi l’intervento di sterilizzazione della cagna o della gatta comporta la rimozione delle ovaie e dell’utero (ovarioisterectomia OHE). La sola rimozione delle ovaie, benchè possa impedire all’animale di tornare ciclicamente in calore, non riduce sufficientemente i rischi di infezioni o tumori dell’utero. Viceversa, togliere solo l’utero non impedisce le cicliche modificazioni ormonali che comportano cambiamenti nel comportamento dell’animale e l’eventuale richiamo dei maschi ed inoltre lascia invariato il rischio di tumori alle stesse ovaie.

Quindi, sperando di aver dipanato la matassa di dubbi di cui possono essere preda i proprietari e di essere state chiare nell’elencare i potenziali vantaggi di questa metodica, continuiamo a suggerire a tutti i proprietari di cagne e micette di sottoporle a sterilizzazione precoce.