" N.I.R.D.A."
al numero 1515 - attivo 24 ore su 24
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Una struttura responsabile del controllo dei reati in danno agli animali è stata individuata all’interno del Corpo forestale dello Stato già nel maggio del 2005 sulla base delle competenze derivanti alle Forze di Polizia dalla legge n°189 del 2004 sul maltrattamento degli animali e conseguenti modifiche del codice penale (art. 544 c.p.). L’attività di questo reparto, in un primo tempo, è stata associata a quella riservata alla vigilanza venatoria e all’organizzazione di operazioni di antibracconaggio di rilievo nazionale, svolta dal personale del Nucleo Operativo Antibracconaggio (NOA) del Corpo forestale dello Stato. Successivamente nell’ottobre del 2006, considerata la molteplicità degli interventi e la specificità del settore riguardante i reati di maltrattamento degli animali, è stato individuato l’Ufficio per i reati in danno agli animali, al quale è stato affidato l’incarico di “curare il coordinamento, l’indirizzo e la gestione operativa dell’attività di vigilanza, prevenzione e repressione dei reati compiuti in danno agli animali, con specifica competenza nell’applicazione della normativa in materia di maltrattamento, abbandono e trasporto degli animali”. L’Ufficio avrebbe svolto, inoltre, “attività di indagine complesse per contrastare tali reati, nell’ottica della difesa degli animali e dei diritti a essi riconosciuti dalla normativa in vigore”. Alla luce dei risultati ottenuti nel periodo di operatività e al fine di dotare tale struttura di maggiore valenza istituzionale, con un Decreto del Ministero dell’Interno del 23 marzo 2007, è stato istituito il N.I.R.D.A. - Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali, al quale sono state affidate le attività di contrasto ai reati di maltrattamento degli animali. Gli obiettivi di questa struttura investigativa del Corpo forestale dello Stato sono quelli di contrastare e reprimere tutti i fenomeni criminosi che comportano reati in danno agli animali, con particolare riferimento alle norme previste dalla legge n°189 del 20 luglio 2004, contenente “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate”. Tale struttura svolge attività investigative a livello nazionale, anche in collaborazione con gli uffici periferici del Corpo forestale dello Stato. Si tratta di attività altamente specializzate che richiedono continuo aggiornamento e alta capacità operativa, in una prospettiva di collaborazione con altri soggetti pubblici e privati (Amministrazioni locali, Aziende Sanitarie Locali, Associazioni Ambientaliste, liberi professionisti, singoli cittadini), al fine di raggiungere i risultati investigativi e garantire la difesa e la salvaguardia degli animali. Non si tratta solo di combattere generici ed episodici atti di crudeltà e di maltrattamento. Si tratta di fronteggiare vere e proprie organizzazioni criminali che operano su tutto il territorio nazionale e che ricavano dalle loro attività illecite centinaia di milioni di euro. Non a caso, dopo la droga, a livello mondiale, il commercio illecito di animali è la seconda fonte di guadagno della malavita organizzata. Il Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali si avvale, perciò, di una serie di collaborazioni costituite nel tempo attraverso attività operative congiunte con le maggiori associazioni di volontariato del settore, nonché con molte associazioni a carattere locale e con privati ed esperti del settore (etologi, comportamentismi e medici veterinari). Collaborazioni che danno un valido supporto sia per la gestione dei canili sequestrati che per la promozione delle campagne di adozioni dei cuccioli.
Sono, inoltre, consolidati i rapporti con numerosi soggetti istituzionali ed altre forze di Polizia, con le quali sono in corso operazioni codelegate dall’Autorità Giudiziaria in diverse regioni italiane. Un atto formale di intesa è stato siglato con il Corpo forestale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nel febbraio del 2006, al fine di contrastare le attività illecite connesse all’importazione di animali da paesi esteri, in particolare animali da affezione come cani, gatti, furetti e avifauna. Si è creato così un sistema di sinergie che consente, dopo il sequestro di migliaia di animali, la loro gestione e assicura agli stessi condizioni di vita migliori.
Tratto dalla presentazione N.I.R.D.A. file pdf
Sono, inoltre, consolidati i rapporti con numerosi soggetti istituzionali ed altre forze di Polizia, con le quali sono in corso operazioni codelegate dall’Autorità Giudiziaria in diverse regioni italiane. Un atto formale di intesa è stato siglato con il Corpo forestale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nel febbraio del 2006, al fine di contrastare le attività illecite connesse all’importazione di animali da paesi esteri, in particolare animali da affezione come cani, gatti, furetti e avifauna. Si è creato così un sistema di sinergie che consente, dopo il sequestro di migliaia di animali, la loro gestione e assicura agli stessi condizioni di vita migliori.
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