Realtà esistenti
sabato 26 aprile 2008
Soci fondatori
venerdì 25 aprile 2008
Vice Presidente: Marta
Consiglieri: Raffaella, Elvira, Maria Elena
5 PER MILLE
martedì 22 aprile 2008
“Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all'art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997...”
97508700586
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale
giovedì 17 aprile 2008
Considerato che ogni animale ha dei diritti;
considerato che il disconoscimento e il disprezzo di questi diritti hanno portato e continuano a portare l' uomo a commettere crimini contro la natura e contro gli animali;
considerato che il riconoscimento da parte della specie umana del diritto all'esistenza delle altre specie animali costituisce il fondamento della coesistenza delle specie nel mondo;
considerato che genocidi sono perpetrati dall' uomo e altri ancora se ne minacciano;
considerato che il rispetto degli animali da parte degli uomini è legato al rispetto degli uomini tra loro;
considerato che l'educazione deve insegnare sin dall'infanzia a osservare, comprendere, rispettare e amare gli animali.
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza.
a) Ogni animale ha diritto al rispetto.
b) L'uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali.
c) Ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell'uomo.
a) Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli.
b) Se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, né angoscia.
a) Ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto a vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi.
b) Ogni privazione di libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto.
a) Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell'ambiente dell'uomo ha il diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie.
b) Ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall'uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.
a) Ogni animale che l'uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua naturale longevità.
b) L'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.
Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata e intensità di lavoro, ad un'alimentazione adeguata e al riposo.
a) La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i diritti dell'animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale.
b) le tecniche sostitutive devono essere utilizzate e sviluppate.
Nel caso che l'animale sia allevato per l'alimentazione, deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà e dolore.
a) Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell'uomo.
b) Le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità dell'animale.
Ogni atto che comporti l'uccisione di un animale senza necessità è un biocidio, cioè un delitto contro la vita.
a) Ogni atto che comporti l'uccisione di un numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto contro la specie.
b) L'inquinamento e la distruzione dell'ambiente naturale portano al genocidio.
a) L'animale morto deve essere trattato con rispetto.
b) Le scene di violenza di cui animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione, a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell'animale.
a) Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo.b) I diritti dell'animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell'uomo.
FONTE: www.mclink.it
Perchè sterilizzare
- Molte persone amano la compagnia di cani e gatti, animali che furono addomesticati tra i 5.000 e 10.000 anni fa. Col passare del tempo, l'uomo ha manipolato la riproduzione degli animali per produrre certe caratteristiche fisiche, col risultato di ottenere le diverse razze di cani e gatti che oggi conosciamo.
- Ma l'addomesticamento ha portato questo animali fuori dal loro ecosistema, e la loro riproduzione non e' piu' regolata in modo naturale dall'ambiente circostante o dai predatori. Cio' ha portato ad una crisi di sovrappopolazione che necessita ora di una vasta campagna di sterilizzazione.
Troppe nascite
- Ogni giorno nascono moltissimi cuccioli di cani e gatti. Alcuni sono fatti nascere intenzionalmente da allevatori che poi li venderanno. Altri vengono fatti nascere perche' il proprietario vuole che il suo cane o gatto abbia l'esperienza di avere una cucciolata, o per far vedere ai bambini il "miracolo della nascita". Altri nascono invece perche' animali fertili vengono lasciati andare in giro liberamente.
- Qualsiasi ne sia la ragione, il numero di cani e gatti e' molto maggiore rispetto alle famiglie disposte ad ospitarli. Gli animali non voluti sono considerati come un fastidio, una seccatura; sono comuni "soluzioni" come l'abbandono dei cani e l'annegamento dei cuccioli di gatto. Molta gente abbandona gli animali in campagna, pensando che qualcuno li raccogliera', oppure che possano sopravvivere procacciandosi il cibo da soli.
- Ma il tragico risultato e' invece un trattamento crudele, morte per fame, malattia, freddo, incidente stradale; oppure possono essere rapiti per venire usati come cavie nei laboratori per crudeli esperimenti. Oltre a questo, gli animali liberi continueranno a riprodursi, aumentando il fenomeno del randagismo.
- Quando si decide di far avere una cucciolata al proprio animale, bisognerebbe pensarci sopra un bel po': anche se si riesce a dare una casa a tutti cuccioli, si continua comunque ad alimentare il circolo della sovrappopolazione. E questi cuccioli dati in giro non fanno altro che rubare il posto che potrebbero occupare invece degli animali gia' nati, abbandonati nei vari rifugi.
- Questi animali non voluti, se non trovano una casa che li accolga entro breve tempo, verranno probabilmente uccisi, oppurre passeranno la loro vita in rifugi gestiti da organizzazioni protezionistiche, dove pero' non possono certo fare una vita paragonabile a quella che potrebbe offrir loro un padrone amoroso.
Prevenzione
- La sterilizzazione di cani e gatti e' l'unico modo per arginare la sovrappopolazione. Non fa diventare gli animali grassi e pigri, non danneggia la loro salute, ne' cambia la loro personalita', come molti erroneamente pensano.
- La sterilizzazione delle femmine non solo riduce lo stress e il malessere a cui esse sono sottoposte durante il periodo di calore, ma elimina anche il rischio di cancro uterino e riduce di molto il rischio di cancro alle mammelle.
- La sterilizzazione dei maschi li rende meno litigiosi, e non correranno piu' il rischio di ferirsi nei combattimenti con altri gatti. Aiuta inoltre a prevenire il cancro ai testicoli.
- Le femmine di cane e gatto andrebbero sterilizzate non appena compiuto il sesto mese.
- I maschi andrebbero sterilizzati tra i sei e i nove mesi di eta', ma in entrambi i casi l'operazione di sterilizzazione puo' essere fatta anche durante l'eta' adulta.
- Dopo l'operazione sono richiesti solo un giorno o due di riposo perche' l'animale riprenda in pieno le forze.
- Se vogliamo vedere la questione da un punto di vista utilitaristico, il costo dell'operazione si paga una volta per tutte, ed e' certo inferiore al mantenimento delle cucciolate che altrimenti nascerebbero; anche da un punto di vista piu' esteso, il costo che la comunita' deve accollarsi per dare rifugio (o anche, purtroppo, sopprimere) agli animali randagi e' certo superiore a quello richiesto per l'operazione di sterilizzazione.
- Invitiamo dunque tutti i cittadini responsabili a far sterilizzare i propri animali, per farli vivere meglio, aiutare gli animali abbandonati che gia' esistono, ed evitare sofferenze future ad altri cuccioli.
Grazie.
FONTE: www.arpnet.it/enpa
Statuto
mercoledì 16 aprile 2008
Art. 2) L’Associazione non ha fini di lucro, si adopera per perseguire l’utilità sociale per la convivenza fra umani ed animali, animata da principi di solidarietà. Il perseguimento delle sue attività non sarà condizionato da motivi politici, partitici, confessionali, economici che siano in contrasto con il presente statuto.
Art. 3) L’Associazione si prefigge come scopo principale di operare concretamente in difesa degli animali; di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una cultura del rispetto che riconosca gli animali come soggetti di diritti, operando affinché sia promosso nel sistema informativo dell’intera popolazione, e soprattutto in quello rivolto all’infanzia, il rispetto degli animali, la conoscenza delle loro caratteristiche biologiche e il principio della corretta convivenza con gli stessi.
Art. 4) In particolare, l’Associazione, per la realizzazione dello scopo prefisso, si propone di:
- intervenire concretamente contro il randagismo e l’abbandono attraverso la sterilizzazione;
- sensibilizzare l’opinione pubblica ed intervenire contro la vivisezione;
- intervenire contro qualsiasi forma di sfruttamento e maltrattamento degli animali;
- intervenire contro l’esportazione e l’importazione di animali esotici e d’affezione;
- promuovere studi, incontri, progetti, convegni sugli animali;
- assumere partecipazione in associazioni ed enti con scopo analogo o affine al proprio;
- eventualmente stipulare convenzioni con enti pubblici e privati, asl e canili e gestire progetti di adozione, sterilizzazione, formazione, etc.
Art.5) Le attività di cui all’articolo precedente sono svolte dall’Associazione prevalentemente tramite le prestazioni personali, spontanee e volontarie fornite dai propri aderenti. I volontari prestano attività nell’ambito dei principi dell’Associazione e tale attività è da intendersi del tutto gratuita.
Art.6) L’Associazione trae le risorse economiche per il funzionamento e lo svolgimento delle proprie attività da:
· quote associative;
· contributi di privati;
· contributi dello Stato, di enti e istituzioni pubbliche, finalizzati al sostegno di specifiche e documentate attività o progetti;
· donazioni o lasciti testamentari;
· rimborsi derivanti da convenzioni;
· entrate derivanti da attività commerciali e produttive marginali.
I fondi raccolti saranno erogati per provvedere alle spese necessarie per lo svolgimento delle attività sociali. Eventuali avanzi verranno devoluti all’esercizio successivo.
Art.7) I soci si dividono in fondatori, ordinari, sostenitori, onorari.
· Sono soci fondatori coloro che presenziano all’atto di fondazione e sono indicati nell’atto costitutivo. I soci fondatori sono vitalizi.
· Sono soci onorari coloro i quali per particolari benemerenze sono nominati tali dal Consiglio Direttivo, senza corrispondere la quota associativa. I soci onorari hanno la scadenza deliberata dal Consiglio Direttivo a seconda dei casi, ma non hanno diritto di voto.
· Sono soci sostenitori coloro i quali si impegnano a sostenere economicamente l’Associazione mediante versamento di quote annuali di particolare entità.
Art. 08) L’associazione è costituita dai Soci Fondatori e da coloro che, fatta opportuna domanda al Consiglio Direttivo, vengano ammessi. L’iscrizione all’Associazione implica l’approvazione del presente Statuto e delle eventuali modifiche, nonché l’osservanza di tutte le delibere fatte dagli organi sociali.
a) Il numero dei soci è illimitato. Possono essere ammessi in qualità di soci tutti coloro che abbiano dimostrato sensibilità verso gli scopi e la cultura dell’Associazione.
b) La qualità di socio, con i relativi diritti e doveri, si acquisisce dal momento in cui, dopo la comunicazione dell’accettazione, il candidato avrà versato la quota associativa.
Art. 09) I soci fondatori e tutti gli altri, ordinari e non, in regola col versamento della quota o con la scadenza fissata nei limiti, hanno diritto di ricevere le pubblicazioni, le informative dell’Associazione e altre comunicazioni e a partecipare a riunioni, convegni e altre manifestazioni organizzate dall’Associazione, nonché a partecipare all’Assemblea dei Soci, con l’unica esclusione del diritto di voto da parte dei soci Onorari.
Art.10) La qualità di socio si perde:
· per dimissioni;
· per mancato versamento della quota associativa alle scadenze stabilite;
· per condotta contraria alle finalità dell’Associazione;
· per aver inferto danni materiali e morali all’Associazione stessa.
Art.11) L’esclusione dei soci è deliberata dal Consiglio Direttivo. In ogni caso, prima di procedere all’esclusione, devono essere contestate per iscritto al socio le motivazioni, fissandogli un termine per presentare le proprie ragioni.
Art.12) Il socio receduto o escluso dal Consiglio Direttivo, ha diritto alla restituzione percentuale della quota associativa.
Art.13) I soci sono obbligati:
· ad osservare il presente statuto, i regolamenti interni e le deliberazioni legalmente adottate dagli organi associativi;
· a mantenere sempre un comportamento degno nei confronti dell’Associazione;
· a versare la quota associativa (ad eccezione dei soci fondatori ed onorari).
Art.14) I soci hanno diritto:
· a partecipare a tutte le attività e iniziative promosse dall’Associazione;
· a partecipare all’Assemblea dei Soci con diritto di voto;
· ad accedere alle cariche associative.
Art. 15) Organi dell’Associazione
Gli organi sociali sono: l’Assemblea dei Soci, il Consiglio Direttivo
Il Presidente
Art.16) Il Presidente assume la rappresentanza legale verso i terzi e in giudizio. Convoca il Consiglio Direttivo e l’Assemblea dei Soci e li presiede. Il Presidente può delegare le proprie funzioni e compiti al Vice-Presidente e/ o ad altri membri degli organi statutari dell'Associazione.
Il Presidente cura l’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo e, in caso di urgenza, ne assume i poteri chiedendo ratifica dei provvedimenti adottati nell’adunanza consiliare o nell’assemblea immediatamente successive.
La carica di Presidente è aperta a tutti i soci, indistintamente.
Il Presidente deve essere lo specchio dei principi espressi in questo statuto.
Il Presidente rende conto del proprio operato al Consiglio Direttivo
Il Vice-Presidente
Art.17) Il Vice-Presidente coadiuva il Presidente ed esercita ogni altra funzione dallo stesso delegata.
Esercita le funzioni di Presidente in caso di impedimento di quest’ultimo.
Il Tesoriere
Art.18) Il Tesoriere è incaricato della riscossione delle quote associative e dell’amministrazione del patrimonio. Redige il bilancio e i libri e i documenti contabili.
Il Segretario
Art.19) Il Segretario compila i verbali, cura la stesura e la custodia dei libri sociali, degli atti, della corrispondenza. Svolge tutte le mansioni che il Presidente e il Consiglio gli affidano.
Il Consiglio Direttivo
Art.20) Il Consiglio Direttivo esamina le domande di adesione, delibera sull’ammissione dei nuovi soci, ne dà comunicazione ai medesimi e aggiorna il libro soci. E’ facoltà del Consiglio Direttivo accettare o respingere le domande di iscrizione. Nel caso in cui il Consiglio Direttivo deliberi di respingere una domanda di adesione, ne dovrà dare comunicazione scritta all’interessato con le motivazioni del provvedimento. Contro la delibera di non ammissione è ammesso il ricorso all’Assemblea dei Soci.
L'Assemblea dei Soci
Art.22) L’Assemblea dei Soci è costituita da tutti i soci aventi diritto di voto ed è convocata dal Presidente in seduta ordinaria almeno una volta all’anno. Può poi essere convocata in seduta straordinaria in qualunque momento previo avviso comunicante l’ora, il giorno e il luogo dell’incontro nonché l’ordine del giorno.
Il Presidente ha l’obbligo di convocare l’Assemblea straordinaria qualora ne riceva richiesta scritta o da parte della maggioranza del Consiglio Direttivo o da parte di almeno un terzo dei soci.
· L’Assemblea ordinaria e straordinaria è da ritenersi valida in prima convocazione se è presente almeno il 50% dei soci, in seconda convocazione qualsiasi sia il numero di soci presente.
Art.23)
Attribuzioni dell’Assemblea.L’Assemblea ordinaria delibera in merito:
alla relazione sull’attività dell’Associazione
al bilancio consuntivo e preventivo
alle proposte all’ordine del giorno avanzate dal Consiglio Direttivo o dai Soci stessi e ratifica le decisioni prese in seno al C.D.
L’Assemblea ordinaria elegge ogni tre anni il Consiglio Direttivo fra i candidati che si propongono all’incarico.
Il Consiglio Direttivo sarà composto da 5 a 9 membri e rimarrà in carica per tre anni e potrà essere rieletto.
L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione o dal Vice-Presidente o, in mancanza, da persona designata dall’Assemblea.
L’Assemblea straordinaria delibera in merito alle modifiche statutarie e all’ordine del giorno presentato.
Art.24) Gli esercizi sociali dell’Associazione hanno inizio il giorno 1 gennaio e terminano il 31dicembre di ogni anno. Al termine di ogni esercizio il Consiglio Direttivo redige il bilancio consuntivo, la relazione gestionale e il bilancio preventivo, sottoponendoli all’approvazione dell’Assemblea dei Soci entro il mese di aprile. Le quote associative sono deliberate dal Consiglio Direttivo e approvate dall’Assemblea dei Soci.
Scioglimento dell’Associazione
Art.25) In caso di scioglimento dell’Associazione, verrà nominato dall’Assemblea uno o più liquidatori che provvederanno, dopo aver pagato gli eventuali residui debiti sociali, a devolvere il patrimonio ad altre organizzazioni senza scopo di lucro operanti in identico o analogo settore indicate dall’Assemblea. In caso di scioglimento, le delibere dovranno essere prese col voto di almeno 3/4 dei soci.Art.26) Per tutto quanto non espressamente regolato dal presente Statuto si fa riferimento al Codice Civile, alla legge n.266/ 91 ed alle altre norme di legge vigenti in materia.
Chi c'è nell'arca
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