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Il sindaco fa la guerra ai gatti

lunedì 24 agosto 2009

L’ordinanza di Schirato: «Vietato sfamare gli animali randagi»

Vita da cane recita il detto. A Portula non se la passano bene nemmeno i gatti. Vietato dar da mangiare ai felini randagi: è l’ultima ordinanza, datata 10 agosto, del sindaco Vanni Schirato.

Non si arrabbi il wwf: «Non ho assolutamente nulla contro gli animali» assicura il primo cittadino. «Ma nelle frazioni le colonie feline e i loro componenti sono aumentati a dismisura. Vogliamo contrastare l’abitudine di alcuni a sfamare artificialmente i gatti: è una questione di decoro e igiene».

Suolo pubblico o suolo privato cambia poco. Chi venisse sorpreso ad abbandonare cibo nel territorio di Portula incapperà in una sanzione amministrativa.

Cinquanta euro per la precisione, cento in caso di reiterazione: «Non possiamo intervenire in modo diverso» ammette Vanni Schirato. «I gatti si riproducono a macchia d’olio e più volte l’anno. Sterilizzarli costa parecchio. Spendiamo a dovere per occuparci dei cittadini, sborsare cifre così onerose per i gatti mi sembra davvero fuori luogo».

Senza dimenticare che nelle ultime settimane le lamentele dei residenti sono cresciute parecchio: «Nelle frazioni di Gila, Castagnea e Galfione il problema è serio: si trovano gatti ovunque, sporcano provocando inconvenienti igienici ed entrano nelle case. Dobbiamo assolutamente mettere un freno a questa situazione di disagio» prosegue il sindaco di Portula.

In altre parole la guerra ai gatti randagi è aperta. Ai vigili urbani il compito di far rispettare l’ordinanza: «Saremo intransigenti» assicura Schirato. «Lo facciamo per il bene della comunità: vogliamo un paese pulito».

FONTE: www.ilbiellese.it

Il caso si commenta da sè, chi volesse partecipare alla protesta in corso da parte di singoli cittadini e associazioni, può scrivere senza insulti e ingiurie a: