In Cina "rubano" i gatti per venderli ai ristoranti.
Poche settimane fa, un gruppo di attivisti zoofili della provincia di Shanghai e' riuscito a liberare centinaia di gatti, che erano destinati a diventare piatti "prelibati" nei ristoranti del sud della Cina [1].
In un
filmato on-line si puo' vedere un camioncino fermo in un cortile, carico di casse di bambu' alte si' e non una ventina di centimetri, letteralmente stipate di gatti. Si vedono alcune persone che cercano di rinfrescarli spruzzandogli addosso dell'acqua, i curiosi che osservano la scena, i poliziotti che discutono con gli attivisti. Non possiamo darvi conto dell'audio perche' e' in cinese e quindi ci accontentiamo delle didascalie e dei commenti trovati sull'argomento.
Dopo ore di trattativa con la polizia (e pare con il pagamento di un "riscatto" di circa 2000 dollari) finalmente le gabbie vengono trasbordate su un altro camion. I gatti sono poi stati liberati in colonie protette, o adottati o riconsegnati alle persone cui erano stati rubati.
Si', perche' si tratta di gatti "rubati". In Cina ci sono persone che vanno a catturare i gatti liberi, ma anche quelli che hanno una famiglia, non facendosi scrupolo di prendere anche quelli che hanno un collarino o un segno di riconoscimento, per ammassarli in queste minuscole gabbiette e spedirli poi in treno o in camion verso le province del sud, dove finiranno nei ristoranti, serviti come un antico piatto tradizionale.
Questi ladri di gatti riescono a catturare 40-50 gatti in un giorno, che tengono poi segregati in queste gabbiette di bambu' preoccupandosi solo di farne arrivare vivi a destinazione il maggior numero possibile e incassare i 7-8 dollari che vengono loro pagati dai ristoranti.
Queste persone che vanno a caccia di gatti non sono perseguibili perche' in Cina non esistono al momento leggi che proteggono questi animali ne' che ne riconoscono la proprieta' (e quindi il furto). E' allo studio un progetto di legge [2] che si spera venga approvato in tempi brevi e che, tra le altre cose, ponga fine a questo vergognoso commercio. Come fanno notare alcuni attivisti, non bisogna pero' sottovalutare il rischio che alla cattura dei randagi e dei gatti di casa si sostituiscano gli allevamenti, come peraltro e' gia' successo con i cani [3].
L'episodio rappresentato nel filmato non e' un caso isolato. La sensibilita' animalista, o almeno zoofila, si sta rapidamente sviluppando in Cina, anche grazie alla sempre piu' diffusa presenza di cani e gatti nelle case delle persone.
L'azione raccontata nel filmato ha portato al salvataggio di 800 gatti, altri 1000 hanno ritrovato la liberta' in un intervento analogo [4], ci sono raid di attivisti per liberare i gatti che vengono venduti nei mercati, le proteste contro i ristoranti che servono piatti a base di cane e gatto si stanno facendo sempre piu' frequenti e incisive.
Segnaliamo alcuni siti di associazione animaliste cinesi... con la traduzione in inglese :-)
Fonti:
[1] Telegraph.co.uk, Hundreds of cats rescued from being eaten in China, 29 giugno 2009
[2] AgireOra Network, Prima legge a tutela degli animali in Cina, 28 giugno 2009
[3] Telegraph.co.uk, Cat-nappers feed Cantonese taste for pet delicacy, 1 gennaio 2009
[4] Care2, 2000 Cats Just Rescued Near Shanghai!!!!!, 8 agosto 2009